Rassegna Stampa
Cinema: prove di naviganti
Rassegna Stampa
Cinema: prove di naviganti
FRANCESCO
- Ho recitato per nove con il regista Marino e finalmente ho avuto la gioia di vedermi sul grande schermo la sera del 10 Novembre al cinema Salesiani di Savona. Volendo dare un mio giudizio su questi mesi di preparazione, direi che le giornate t rascorse a fare riprese sia al Centro Diurno che all’esterno sono state belle, e sono trascorse Velocemente. Questo film dal t itolo “Prove di Naviganti” è stato girato con la collaborazione di altri C.D. (Finale Ligure, Savona e Carcare). Nel film ho interpretato il personaggio del custode di una vecchia chiesa adibita a teatro, fratello del Vicario, con la possibilità di far entrare chi volevo a recitare. Sono rimasto molto contento del lavoro svolto, e di questo lavoro mi è molto piaciuta la scena finale, girata a Camerana in Piemonte, nel capannone di una fabbrica di ferro e acciaio. L’esperienza cinematografica si è ormai conclusa, ma il mio augurio è che in futuro si possa ripetere.
GIUSEPPE
- Il film che è stato realizzato, è indubbiamente un avvenimento brindisevole, degno di sperticate lodi, ma anche d i sottile biasimo per la sua frammentarietà. E’ stato molto terapeutico, almeno per me, lacerare il velame che ottenebra il mio io, ed esprimere sentimenti e sensazioni tramite la recitazione nel lungometraggio. Volendo dare un giudizio obiettivo, il film è stato quasi un trionfo in chiave surrealistica, un’opera che rende cogitabondi fa riflettere su molte problematiche, concernenti l’io ed i suoi rapporti con la realtà esterna. Un film, forse apparentemente macchinoso, che ha assorbito molti dei nostri sforzi e restituito soddisfazione e gaudio.
RENZA
- Prove di Naviganti di Marino Lagorio è stata una bella esperienza. All’inizio ero molto emozionata, mi sentivo a disagio, non adatta ad apparire in un film. Pian piano, Marino è riuscito a farmi recitare e divertire.
Alla fine del lavoro mi sono rivista nel film e mi sono piaciuta, la mia recitazione mi è sembrata spontanea e piacevole.
NICOLA
- Il film con Marino è stato un lavoro interessante. Guidati dal regista,con le nostre specificità abbiamo provato a recitare. Devo ammettere che il risultato, nella sua forma, è stato a tratti esaltante, direi uno strano esperimento per me riuscito, fuori dagli stereotipi, a suo modo molto coinvolgente, oserei dire seduttivo. Un prodotto a sé stante, diverso da ogn i altra esperienza si possa immaginare, non esagero bello. Personalmente sono soddisfatto della mia interpretazione nel film. Un’opera che vive di luce propria, e non cade mai nella banalità e nella retorica.
Un parere cinematografico:
- Il film ha un buon ritmo Narrativo sia per il montaggio che per i dialoghi che si fanno sempre apprezzare per i contenuti, l’ironia latente.La stessa frammentarietà non infastidisce, non distrae, e raggiunge lo scopo di div ertire lo spettatore che assiste ad una interessante galleria di personaggi e situazioni.
Il lavoro collettivo ha prodotto un’opera la cui bellezza si direbbe il risultato di una “scrittura collettiva” coordinata da una regia che ha saputo tener conto della varietà delle idee proposte senza manipolarle o censurarle, ma dandogli una direzione, quella del teatro.
Mario BOZZO COSTA Critico cinematografico
FRANCESCO
- Ho recitato per nove con il regista Marino e finalmente ho avuto la gioia di vedermi sul grande schermo la sera del 10 Novembre al cinema Salesiani di Savona. Volendo dare un mio giudizio su questi mesi di preparazione, direi che le giornate t rascorse a fare riprese sia al Centro Diurno che all’esterno sono state belle, e sono trascorse Velocemente. Questo film dal t itolo “Prove di Naviganti” è stato girato con la collaborazione di altri C.D. (Finale Ligure, Savona e Carcare). Nel film ho interpretato il personaggio del custode di una vecchia chiesa adibita a teatro, fratello del Vicario, con la possibilità di far entrare chi volevo a recitare. Sono rimasto molto contento del lavoro svolto, e di questo lavoro mi è molto piaciuta la scena finale, girata a Camerana in Piemonte, nel capannone di una fabbrica di ferro e acciaio. L’esperienza cinematografica si è ormai conclusa, ma il mio augurio è che in futuro si possa ripetere.
GIUSEPPE
- Il film che è stato realizzato, è indubbiamente un avvenimento brindisevole, degno di sperticate lodi, ma anche d i sottile biasimo per la sua frammentarietà. E’ stato molto terapeutico, almeno per me, lacerare il velame che ottenebra il mio io, ed esprimere sentimenti e sensazioni tramite la recitazione nel lungometraggio. Volendo dare un giudizio obiettivo, il film è stato quasi un trionfo in chiave surrealistica, un’opera che rende cogitabondi fa riflettere su molte problematiche, concernenti l’io ed i suoi rapporti con la realtà esterna. Un film, forse apparentemente macchinoso, che ha assorbito molti dei nostri sforzi e restituito soddisfazione e gaudio.
RENZA
- Prove di Naviganti di Marino Lagorio è stata una bella esperienza. All’inizio ero molto emozionata, mi sentivo a disagio, non adatta ad apparire in un film. Pian piano, Marino è riuscito a farmi recitare e divertire.
Alla fine del lavoro mi sono rivista nel film e mi sono piaciuta, la mia recitazione mi è sembrata spontanea e piacevole.
NICOLA
- Il film con Marino è stato un lavoro interessante. Guidati dal regista,con le nostre specificità abbiamo provato a recitare. Devo ammettere che il risultato, nella sua forma, è stato a tratti esaltante, direi uno strano esperimento per me riuscito, fuori dagli stereotipi, a suo modo molto coinvolgente, oserei dire seduttivo. Un prodotto a sé stante, diverso da ogn i altra esperienza si possa immaginare, non esagero bello. Personalmente sono soddisfatto della mia interpretazione nel film. Un’opera che vive di luce propria, e non cade mai nella banalità e nella retorica.
Un parere cinematografico:
- Il film ha un buon ritmo Narrativo sia per il montaggio che per i dialoghi che si fanno sempre apprezzare per i contenuti, l’ironia latente.La stessa frammentarietà non infastidisce, non distrae, e raggiunge lo scopo di div ertire lo spettatore che assiste ad una interessante galleria di personaggi e situazioni.
Il lavoro collettivo ha prodotto un’opera la cui bellezza si direbbe il risultato di una “scrittura collettiva” coordinata da una regia che ha saputo tener conto della varietà delle idee proposte senza manipolarle o censurarle, ma dandogli una direzione, quella del teatro.
Mario BOZZO COSTA Critico cinematografico