Rassegna Stampa
Una cooperativa "Molto Speciale"
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Una cooperativa "Molto Speciale"
RIEPILOGO PUNTATE PRECEDENTI
L’esordio (vedi a fondo pagina precedenti puntate) aprendo una finestra che approfondiremo senza fretta, sulla “Servizi Ambientali Spa”, società pubblica formata da 8 comuni – da Ceriale a Borgio, con entroterra – per descrivere la brillante carriera di un massone (essere iscritti ad una loggia di 'mutuo soccorso' non è reato, né una vergogna), già socialista, poi capogruppo e consigliere comunale di Forza Italia a Loano, non riletto. Presente in una lanciatissima cooperativa sociale con la moglie.
Si tratta di Giovanni Paganelli, detto Paolo, più fortunato nella Spa (pubblica) dove è stato subito designato direttore generale, con poteri superiori al presidente stesso.
Un passato da contitolare di azienda informatica (Siris srl dichiarata fallita dal tribunale il 1° agosto 2009), con sede a Loano, travolta dal crack di 800 mila euro. Nessun impedimento, né motivo di opportunità hanno intralciato la promozione a massimo amministratore dell’importante società (amministra denaro dei cittadini contribuenti) che si occupa del grandioso impianto di depurazione delle acque del comprensorio loanese. Con una seconda società satellite che gestisce, dallo scorso anno, la raccolta dei rifiuti solidi urbani di Loano.
Traghettatore ed ispiratore sarebbe il leader savonese del Pdl, Angelo Vaccarezza, sindaco e presidente dell’Amministrazione provinciale (almeno una dozzina di incarichi annessi e connessi nell’ambito delle sue funzioni).
Con l’appoggio, pare convinto e concreto, a “Paganelli manager”, del facoltoso sindaco di Borghetto S. Spirito, Santiago Vacca, impegnato attraverso società varie in operazioni immobiliari anche a Loano (vedi archivio di Trucioli); chiamato a Coordinatore provinciale del partito di Berlusconi, a seguito della forzata sospensione, causa maternità, di Roberta Gasco, avvocato e consigliere regionale, già Udeur (con Burlando, Pci-Pds-Ds- Pd), infine approdata nel “Partito dell’amore-Pdl”, sponsorizzata ed imposta dal superleader ligure, Claudio Scajola. Tra scarso stupore e una netta maggioranza di “signorsì”, da Andora a Varazze. Felici e contenti!
Unica nota aggiuntiva: il bilancio 2010 della Servizi Ambientali Spa (e non crediamo per colpa di Paganelli), segna un milione di euro di passivo e bisognerà rimediare ritoccando le tariffe, peraltro già lievitate, a carico dei cittadini.
Infine, nessuna smentita sull’assunzione nella stessa “Spa”, per “chiamata diretta” (circa tre anni fa), della moglie di un assessore del Comune di Loano, Luigi Pignocca, tra i fedelissimi del supervotato primo cittadino. Ed almeno in questo bisogna dargli atto. Vaccarezza dichiarava, il 30 maggio 2006, a Silvia Andreetto, corrispondente de Il Secolo XIX: “La sinistra di Loano non è neppure capace a ragionare sui numeri. Nel 2001 ero stato eletto con il 40% dei consensi e quest’anno con il 60%. Sono il primo candidato sindaco ad aver ottenuto il 59% da quando esiste il sistema maggioritario a Loano”.
LA STORIA DELLA COGES ED IL “LONGEVO” CACACE
Nella seconda puntata abbiamo raccontato i traguardi da record della Cooperativa sociale Co.Ge.S., sorta per gestire i parcheggi a pagamento di Loano e autofinanziare 5 società sportive esistenti, era il 1993.
Presidente “a vita” l’ex comandante della Guardia di Finanza del comprensorio loanese, maresciallo Orazio Cacace, persona ammirevole, socialista craxiano, candidato alle provinciali a sostegno di “Vaccarezza Presidente”.
La Coges occupa da sempre un ufficio dello stabile comunale del Kursaal senza versare affitto anche dopo aver sostanzialmente modificato attività e rapporti economici col Comune. Nessuno, comunque, ha avuto da ridire. Meglio cosi!?
Cooperativa alla quale è difficile non riconoscere crescita esponenziale e ambite conquiste con la gestione di due spiagge a Borghetto e Ceriale, parcheggi, pulizie in edifici e strutture pubbliche, acquisto di 55 posti auto nell’ambito di un’operazione edilizia a Finalborgo. Collaborazione con la benemerita Doria Nuoto di Loano.
Nella stessa cooperativa figurano soci-amministratori Giovanni Paolo Paganelli (pubblico dirigente) e la moglie (con funzione di impiegata Coges).
SOCIALITA’ DELLA GEOSERVIZI AL SANTA CORONA
La terza tappa alla “Cooperativa sociale GEOSERVIZI” : gestisce in sub appalto il bar-ristoro (con annessa vendita commerciale di prodotti vari e generi di monopolio), di un’azienda che può contare sulla grande vitalità e frequentazione della “cittadella ospedaliera” del Santa Corona. Insomma tanti posti di lavoro in “chiave sociale” ed il business non manca.
Amministratore unico è stato designato (da un gruppo di soci dei quali non si conoscono le generalità, almeno ufficialmente, in quanto lo prevede una norma generale “cosiddetta berlusconiana”) Remo Zaccaria, già vice sindaco di Loano, ora assessore (fallita una precedente candidatura a sindaco voluta da Francesco Cenere).
Zaccaria indicato tra i favoriti, ma poco probabile che finisca così, stando ad un sondaggio di IVG (giornale online aderente all’Unione Industriali della provincia di Savona ) a ricevere lo scettro di Vaccarezza alle comunali di maggio 2011. E manco a dirlo designato, per un breve periodo poi interrotto per "incompatibilità di legge", a vice presidente della Servizi Ambientali Spa, sempre
per volontà del "capo Vaccarezza", suscitando inizialmente una lettera di dimissioni (poi ritirate) dell'assessore Luca Lettieri (ex An).
Una curiosità meritevole di essere approfondita, nei prossimi articoli, è che tra i soci della GERSERVIZI, ripetiamo cooperativa sociale che si è data, tra l’altro, uno statuto per operare nell’edilizia e negli appalti pubblici, figurano direttamente o attraverso famigliari, persone e società legate alla poco edificante vicenda delle “case o ville agricole” della frazione Verzi di Loano, dei “Piani produttivi in costante evoluzione”. E’ in corso un’inchiesta giudiziaria pare senza fine e non pochi interrogativi. Perché non è stata subito interessata la Guardia di Finanza tenendo conto della massiccia presenza di società, con vendite e rivendite di terreni, passaggi di quote, di concessioni edilizie, walzer di professionisti. E sullo sfondo, con qualche eccezione, un’abile regia da "furbetti del quartiere". Una matassa di cui sarà interessante e utile conoscere “finale” e retroscena non certo sconosciuti alla formidabile “intelligence” massonica.
ENTRIAMO NELLA COOPERATIVA I.SO. SEDE A TOIRANO
Non abbiamo la pretesa di scrivere un’inchiesta giornalistica esauriente che una struttura editoriale potrebbe svolgere con maggiore efficacia di mezzi. Trucioli Savonesi è un blog di volontari, semplici cittadini, senza pretese e senza padroni. Non abbiamo neppure il problema di “raccogliere pubblicità a pagamento”. Non siamo onlus, con tutto il rispetto che merita la stragrande maggioranza dei promotori.
Ci muoviamo con i piccoli mezzi e le modeste capacità di chi ha vissuto per 44 anni la cronaca di questa provincia e di questa regione. Un osservatorio senza dubbio utile, ma non per questo esclusivo, perfetto, impeccabile e con i suoi limiti.
Premessa opportuna nel momento in cui ci accingiamo a scrivere anche di persone che si conoscono, chi più e chi meno, dai primi anni della “gavetta giornalistica”, corrispondente di zona.
Sorpresi, ad esempio, di aver trovato nella cooperativa sociale I.SO di Toirano, nel ruolo significativo di presidente del collegio sindacale, Ernesto Piccinini, 82 anni, con indiscusse benemerenze e capacità da presidente di lungo corso del “Doria Nuoto” di Loano.
Indimenticabile vice sindaco democristiano di Borghetto S. Spirito, all’epoca del sindaco Tito Reale e di un terzo impagabile galantuomo, con la G maiuscola, Guido Trucco.
Erano i primi anni ’70, nel “sacco edilizio di Borghetto” andava spesso in scena il far-west (sparatorie notturne e diurne), ma soprattutto la potentissima macchina di una speculazione edilizia (ignorata da Silvano Barone, Dc e soci, per anni sindaco, maestro di scuola elementare a Ceriale, tutt’ora vivente).
Un sistema di potere contrastato dal Pci (operai e pensionati) e dalla sinistra Dc (Trucco-Piccinini), che decise di mettere un “freno” e dire “basta”. Apriti o cielo! Come abbiamo già documentato su Trucioli Savonesi (vai in archivio, cliccando “mafia in Liguria”, con articoli da prima pagina del Secolo XIX da Borghetto) si arrivò alle intimidazioni di stampo mafioso. Bersagli di manacce di morte, neppure velate, il vice sindaco ed il capogruppo, oggi compianto dr. Trucco; un fratello medico e benemerito vive a Loano. Un mandato di consigliere comunale Dc.
Ernesto Piccinini (1973) vice sindaco di Borghetto
I TEMPI SI EVOLVONO ANCHE PER I PICCININI
I tempi si evolvono. Ernesto Piccinini, persona riflessiva, piuttosto schiva, senza la smania delle “passerelle per mettersi in mostra”, colpito da disgrazie famigliari, ha lasciato la politica attiva. Diciamo che ha passato il “testimone” al figlio Giacomo (Jmmy”) Piccinini, 52 anni, assicuratore ed amministratore condominiale tra i più quotati della città, consigliere comunale dal 1983 al ’93, assessore dal 1987 al 1993.
Tornato in giunta dopo il 2001 e tuttora componente del governo cittadino, sempre con ruoli di grande responsabilità. Basti pensare alla gestione delle Finanze, Bilancio (la cassaforte del Comune), Patrimonio, Arredo Urbano, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali.
Nell’ultimo governo Vaccarezza è assessore alla Polizia Muncipale (alla quale la Procura ha demandato il controllo dell’”affaire Verzi”) , Sicurezza del Cittadino, Viabilità, Commercio, Attività Produttive e Servizi Cimiteriali,
Ritroviamo Piccinini figlio nel ruolo, seppure secondario, della cooperativa I.So. come “sindaco supplente”. Il suo esordio inizia il 23 dicembre 1996, quello del padre (presidente del collegio sindacale) il 30 gennaio 1998.
COOPERATIVA CON PERSONAGGI DI ELEVATA CARATURA
In passato il destino professionale di cronista di giudiziaria aveva portato ad occuparci in modo approfondito, seguendo soprattutto un lungo filone di indagine che ebbe avvio con il ritorno a Savona e la nomina a procuratore capo della Repubblica di Renato Acquarone.
Un magistrato non sconosciuto. Si occupò, come giudice istruttore, di uno scandalo nazionale che fece clamore, denominato “I prefabbricati del terremoto del Friuli”. Furono arrestati sindaci di quella Regione, prefetti, alti funzionari dello Stato, coinvolgendo un potente sottosegretario al governo (Zamberletti). Tutto nacque da tangenti pagate da una ditta di prefabbricati di Savona, assistita da uno degli avvocati all’epoca più temuti e tenaci, Giovanni Nasuti. (classe 1914).
La struttura accusatoria, con condanne e qualche assoluzione, fu confermata fino in Cassazione.
Il dottor Acquarone, natali a Savona dove ha studiato e cresciuto, con diffusa stima a destra come a sinistra, aveva conosciuto e vissuto l’era delle “coop rosse”, in parte da “mani sulla città”, catena di consenso elettorale e posti di lavoro. E finanziamenti sospetti.
Diede avvio ad una serie di “devastanti” inchieste con arresti clamorosi nel mondo politico ed imprenditoriale. Non era “iscritto” ai “giudici d’assalto”, anzi un “maestro” per preparazione giuridica, moderazione.
Da Procuratore capo, a Savona, però, finì per ritrovarsi da una parte nel “palazzo dei velini” (scontri clamorosi con alcuni magistrati), dall’altra schiacciato dalle stesse maxi-inchieste che si conclusero con molte assoluzioni (basti pensare alla vicenda del Depuratore consortile, della speculazione immobiliare nell’Oltreletimbro, alla “gestione calore del Comune”, ai finanziatori dei Festival dell’Unità di Savona, alla sorte delle aree e fallimento ex Italsider, solo per citarne alcune).
Per Renato Acquarone, poi destinato a Roma a presiedere una sezione della Cassazione, ora in pensione, si trattò di un’esperienza umanamente terribile, da Caporetto, con gravi conseguenze pure sulla salute.
Sulla falsariga, ma in tutt’altro contesto, come personalità e fatti, la sorte toccata al predecessore, Michele Russo, già pretore capo a Sanremo, che quando si ritrovò ad indagare nei rapporti tra esponenti di primo piano della massoneria albenganese (di Palazzo Giustiniani), agenzie finanziarie (prestiti) di proprietà di noti professionisti tra cui primari e “maestri venerali”, “invalidità civili facili”, finì per scivolare sulla classica “buccia di banana”. Sotto processo a Milano, sbattuto in prima pagina per giorni. Condannato.
Michele Russo che si scontrò con l’allora potente gruppo anticrimine ligure del capitano, poi colonnello Michele Riccio (ma la sorte riservò anche a lui amarezze a non finire e persino il carcere). All’origine del dissidio a Savona, il sequestro di una nave con un carico d’armi (sullo sfondo servizi segreti come agenti provocatori); esplose una “guerra interna” tra il “capo” Russo e il suo sostituto procuratore Tiziana Parenti (Titti “la rossa”). Poi assurta, per alcuni anni, quasi a star televisiva (spesso ospite di Bruno Vespa) per i ruoli ricoperti da parlamentare e nell’antimafia, dopo aver lasciato la toga, incrementando la poderosa macchina “berlusconiana e socialista”. Ora fa l’avvocato, con studio anche a Savona, cosi riferirono le cronache locali.
Una lunga e forse noiosa premessa storica, per introdurci nella cooperativa sociale di Toirano di cui non abbiamo mai letto una riga sui mass media. Probabilmente causa la solita mancanza di spazio. Pur non conoscendo, per ora, i bilanci, i rispettivi compensi percepiti dagli amministratori e dai sindaci, si può senz’altro concludere che alcuni dei suoi maggiori rappresentanti hanno curriculum straordinari e non comuni talenti. Inevitabile qualche interrogativo.
Barbara Visentini
LA SEQUENZA STORICA DELLA COOPERATIVA
L’atto costitutivo risale al 23 dicembre 1996 davanti al notaio (figura storica loanese) Giacomo Burastero. Segue una modifica dell’atto costitutivo dal notaio Matteo Lavagna (altra figura insigne della città) il 7 maggio del 1999. Terza modifica il 10 dicembre 2004 davanti al notaio Luciano Basso di Albenga. Una quarta modifica avviene dal notaio Stefania La Faja di Savona il 10 gennaio 2007.
L’oggetto sociale iniziale: “La cooperativa, senza fini di lucro ed in ossequio ai principi della mutualità, ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana, l’integrazione sociale dei cittadini prevalentemente attraverso la gestione dei servizi educativi, rivolti in particolare ai giovani…In particolare attraverso la produzione e promozione di spettacoli teatrali dal vivo per bambini e ragazzi, insegnanti ed altre attività diversamente abili, rassegne, festival, tourné….avvalendosi di soggetti che hanno maturato decennale esperienza in campo teatrale, culturale, educativo, formativo e didattico. La cooperativa sociale è composta da tre unità locali (compagnie teatrali), ognuna con una propria specializzazione….1) I.so Theatre … 2). GI TRF (teatro senza fretta) 3). Zapping projet, strategia friendly , già operante dal 1995 (riconosciuto AT&H- teatro ed handicap). 4) Compagnia specializzato in teatro integrato, di integrazione sociale e di strada. 5) Teatrino dell’erba matta (Vezzi Portio), riconosciuta dall’Eti (ente teatrale italiano) operante dal 1988. 6) Teatro di Piccione (Genova), compagnia teatrale operante dal 1991…specializzata nel teatro dei ragazzi con particolare attenzione alla prima infanzia…danza, musica, prosa….La cooperativa può svolgere tutte le operazioni contrattuali di natura immobiliare, mobiliare e finanziaria per realizzare i fini sociali…dando continuità di occupazione lavorativa….operando nell’interesse dei soci e della comunità per la promozione umana e l’integrazione sociale…attraverso la gestione di servizi sociali…di formazione professionale….assumere interessenze e partecipazioni, sotto qualsiasi forma, in imprese che svolgono attività analoghe…sviluppare il movimento cooperativo, agevolare fideiussioni ed il credito, concedere avalli cambiari…la raccolta di prestiti limitata ai soci…tassativamente vietate operazioni di raccolta di risparmio…ripartizione di utili e ristorni ai soci cooperatori…la cooperativa può emettere titoli di debito….
L’attività inizia l’8 luglio 1997 nella sede legale: Organizzazione, progettazione e produzione di servizi alla persona, anche per la riabilitazione, promozione di attività di animazione.
I CINQUE AMMINISTRATORI ATTUALI
Luca Malvicini, 46 anni, originario di Alessandria, residente a Toirano, nominato (con un bis) presidente del consiglio di amministrazione il 16 giugno 2008 fino al 16 giugno 2011.
Da internet (vedi…) un curriculum da dieci e lode, una descrizione minuziosa, trasparente, che spazia in Liguria, in Piemonte ed oltre.
La sua prima comparsa a Loano, candidato alle comunali 2001 nella lista “L’ulivo per Loano” Lucia Fantuzzi sindaco. (vedi ) . Malvicini aveva 37 anni e risultava insegnante; dovette accontentarsi di 13 preferenze personali. Nel 1982 si era diplomato all’Istituto magistrale di Alessandria, poi iscritto alla Facoltà di psicologia di Padova, diplomato all’insegnamento dei portatori d’handicap. Seguono percorsi di formazione per psicomotricità, diplomato all’insegnamento di portatori di handicap presso l’istituto di sordomuti di Alessandria, consulente didattico e pedagogico.
Un balzo al 1997, col coordinamento artistico e di regia di “Un’estate dell’altro mondo” per l’associazione Friendly ed il Comune di Loano. Fondatore della Coop. Va.i.so. imprenditorialità sociale di Finale Ligure.
Ha curato 7 edizioni dal 1991 al 1997 di “Una vasca lunga un giorno” (Comune di
Loano). Ha coordinato per il gruppo R.C.S. Sport coordinamento artistico e regia di animazione dell’81° Giro d’Italia e l’89° Milano-Sanremo. Nel 1999 ha ricevuto incarichi dal Comune di Pietra Ligure, dall’Asl 2 di Savona. Nel 2000 ancora a Pietra per la 2° edizione “Bimbin gioco la città parla bambino”. Consulente psicopedagogico a Toirano per conto dell’Asl 2 e per il Circolo didattico di Loano.
Nel 2004, Malvicini viene eletto consigliere comunale di Toirano nello schieramento vincente (“Valori e Qualità, 814 voti) del sindaco Silvano Tabbò che ha tra i sostenitori più autorevoli l'ex presidente della Provincia, Marco Bertolotto. Tra gli eletti anche Antonella Tosi. Aveva perso la sfida il candidato sindaco, avvocato Ottaviano Durante (Lista per Toirano con 714 voti).
Nel 2005, Malvicini, diventa Assessore alle Politiche sociali cultura ed istruzione della Comunità Montana Pollupice. E ancora, direttore artistico di “Piazze d’Italia” per il ministero dell’Agricoltura. Nel 2007 e 2008 resta assessore della Comunità Montana. Nel 2009, Malvicini fa un figurone col successo della “ Notte Bianca a Pietra Ligure”.
Vice presidente della I.So, Anna Giulia Damonte, nata ad Arenano, 39 anni, con residenza a Vezzi Portio.
Nel ruolo di consiglieri figurano. Antonio Malatesta, nato a Savona, 55 anni, residente a Pietra Ligure.
Marino Lagorio, nato a Quiliano, 50 anni, residente a Tovo San Giacomo. Anche per lui internet documenta un buon curriculum vitae. In qualche "stralcio" è indicato “dr….”, regista di compagnia teatrale (vedi). Collabora con la Provincia di Savona, e diversi comuni della Valbormida, da Cairo a Carcare: risulta esperto di “finanza etica”.
Paolo Piano, 38 anni, di Genova dove risiede. Altro curriculum da fiore all’occhiello. Laureato in storia moderna, si occupa in particolare di “teatro per ragazzi”. E’ autore di un libro (ricerca universitaria) sulla storia “ La banda del 22 ottobre”, una delle primissime organizzazioni di lotta armata in Italia.
ALTRI SOCI CHE DIVENTANO A VOLTE “SINDACI” DEL COLLEGIO
Ivano Bresciano, 56 anni, è stato presidente del Consiglio di amministrazione dal 23 dicembre 1996 per tre anni. E’ a sua volta un personaggio noto, responsabile, ad esempio, del Consorzio Monviso solidale, area progetti e qualità.
Direttore del Centro riabilitativo, dal 1982 al 1997, La Marinella (Opera Diocesana di Fossano, con 40 posti letto riabilitativi, in convenzione con l’Usl e Regione Liguria. Si tratta di una struttura, tra Pietra e Borgio, dove mosse i primi passi di sindacalista Nino Miceli, oggi esponente di primo piano del Pd del ponente, consigliere comunale a Loano e al suo secondo mandato di consigliere regionale. Nel Burlando uno è stato presidente della Commissione Sanità.
Bresciano professore a contratto nella Facoltà di scienze per la formazione (2002). Pedagogista nel Comune di Chieri. Attività con Malvicini nel Comune di Casalecchio di Reno.
Caramella Gianfranco, 55 anni, vice presidente del Consiglio nello stesso periodo. Un ottimo bagaglio. In alcuni articoli è indicato insegnante ed animatore con Luca Malvicini, consulenti dell’Associazione Fa.di.vi di Genova. Laureato in filosofia, iscritto all’Ordine dei psicologici della Regione Liguria; iscritto nell’elenco delle persone idonee di direttore generale dell’Asl della Regione Piemonte.
Marco Braghero, 54 anni, nominato consigliere per tre anni il 23 dicembre 1996.
Barbara Visentini (vedi), 40 anni, tra i protagonisti di “Artisti di strada”.
Roberto Bottaro, 65 anni, risulta sia stato Presidente del collegio sindacale dal 23 dicembre 1996 al 10 febbario ’98, due anni anziché tre, e sostituito nell’importante incarico di controllore da Ernesto Piccinini senior, dal 30 gennaio 1998.
Bottaro è, tra l’altro, indicato come presidente dell’Associazione Fa.Di.Vi.
Manuela Gianni , 55 anni, sindaco effettivo dal 23 dicembre 1996 per tre anni.
Silvia Ferrari, 52 anni, sindaco effettivo dal 23 dicembre 1996 per tre anni.
Strapazzon Roberto, 60 anni, sindaco effettivo prima del 2001.
Tagliente Silvia, 57 anni, sindaco supplente prima del 2001.
Marco Squassina, 60 anni, presidente del collegio sindacale, dal 27 gennaio 2001, per tre anni.
Arianna Merlino, 47 anni, nominata per tre anni sindaco effettivo nel 2001.
Gabi Waltraud Kircheberg, 55 anni, sindaco supplente con nomina nel 2001.
Francesco Arcadi, 45 anni, sindaco supplente nel 2001.
ASSISTENZA DOMICILIARE, CENTRI RIABILITATIVI, PULIZIE
Tra le variazioni all’oggetto sociale più significative si possono citare: l’assistenza domiciliare, o in caso di degenza presso ospedali, case di cura e centri riabilitativi, tossicodipendenti, minori e famiglie in difficoltà, garantendo la sorveglianza e salvaguardia fisica e psichica, il recupero psichico di degenti ed ex degenti degli ospedali psichiatrici, educazione alimentare e sanitaria, prevenzione delle malattie, gestione di strutture pubbliche e private sanitarie, socio sanitarie, centri di cura preventiva, cliniche, palestre con finalità terapeutiche e riabilitative, stabilimenti balneari e piscine, case vacanze montane e marine, svolgimento delle attività connesse di pulizia e sanificazione.
Ed ancora: partecipazione ad aste e gare di appalto sia pubbliche che private, nonché licitazioni e trattative private, organizzazione e gestione di fiere, sagre, feste per partiti politici, per comuni, quartieri, comunità, centri sportivi sia pubblici che privati.
Tra i centri di attività aperti o chiusi figurano Pietra Ligure, Vezzi Portio, Genova, Boissano.
Pare di capire che l’attività complessiva della I.So. onlus, rispetto alle “coop rosse” di prima generazione (o se volete a quelle bianche e nel nostro comprensorio abbiamo avuto non poche sorprese sul fronte immobiliare e dintorni) abbia poco di ideologico e parecchio di concretezza operativa, di impegno culturale e sociale, partendo dai giovanissimi. Per il resto se le cose “vanno bene” ed avvengono alla luce del sole, è un bene per tutti.
RIEPILOGO PUNTATE PRECEDENTI
L’esordio (vedi a fondo pagina precedenti puntate) aprendo una finestra che approfondiremo senza fretta, sulla “Servizi Ambientali Spa”, società pubblica formata da 8 comuni – da Ceriale a Borgio, con entroterra – per descrivere la brillante carriera di un massone (essere iscritti ad una loggia di 'mutuo soccorso' non è reato, né una vergogna), già socialista, poi capogruppo e consigliere comunale di Forza Italia a Loano, non riletto. Presente in una lanciatissima cooperativa sociale con la moglie.
Si tratta di Giovanni Paganelli, detto Paolo, più fortunato nella Spa (pubblica) dove è stato subito designato direttore generale, con poteri superiori al presidente stesso.
Un passato da contitolare di azienda informatica (Siris srl dichiarata fallita dal tribunale il 1° agosto 2009), con sede a Loano, travolta dal crack di 800 mila euro. Nessun impedimento, né motivo di opportunità hanno intralciato la promozione a massimo amministratore dell’importante società (amministra denaro dei cittadini contribuenti) che si occupa del grandioso impianto di depurazione delle acque del comprensorio loanese. Con una seconda società satellite che gestisce, dallo scorso anno, la raccolta dei rifiuti solidi urbani di Loano.
Traghettatore ed ispiratore sarebbe il leader savonese del Pdl, Angelo Vaccarezza, sindaco e presidente dell’Amministrazione provinciale (almeno una dozzina di incarichi annessi e connessi nell’ambito delle sue funzioni).
Con l’appoggio, pare convinto e concreto, a “Paganelli manager”, del facoltoso sindaco di Borghetto S. Spirito, Santiago Vacca, impegnato attraverso società varie in operazioni immobiliari anche a Loano (vedi archivio di Trucioli); chiamato a Coordinatore provinciale del partito di Berlusconi, a seguito della forzata sospensione, causa maternità, di Roberta Gasco, avvocato e consigliere regionale, già Udeur (con Burlando, Pci-Pds-Ds- Pd), infine approdata nel “Partito dell’amore-Pdl”, sponsorizzata ed imposta dal superleader ligure, Claudio Scajola. Tra scarso stupore e una netta maggioranza di “signorsì”, da Andora a Varazze. Felici e contenti!
Unica nota aggiuntiva: il bilancio 2010 della Servizi Ambientali Spa (e non crediamo per colpa di Paganelli), segna un milione di euro di passivo e bisognerà rimediare ritoccando le tariffe, peraltro già lievitate, a carico dei cittadini.
Infine, nessuna smentita sull’assunzione nella stessa “Spa”, per “chiamata diretta” (circa tre anni fa), della moglie di un assessore del Comune di Loano, Luigi Pignocca, tra i fedelissimi del supervotato primo cittadino. Ed almeno in questo bisogna dargli atto. Vaccarezza dichiarava, il 30 maggio 2006, a Silvia Andreetto, corrispondente de Il Secolo XIX: “La sinistra di Loano non è neppure capace a ragionare sui numeri. Nel 2001 ero stato eletto con il 40% dei consensi e quest’anno con il 60%. Sono il primo candidato sindaco ad aver ottenuto il 59% da quando esiste il sistema maggioritario a Loano”.
LA STORIA DELLA COGES ED IL “LONGEVO” CACACE
Nella seconda puntata abbiamo raccontato i traguardi da record della Cooperativa sociale Co.Ge.S., sorta per gestire i parcheggi a pagamento di Loano e autofinanziare 5 società sportive esistenti, era il 1993.
Presidente “a vita” l’ex comandante della Guardia di Finanza del comprensorio loanese, maresciallo Orazio Cacace, persona ammirevole, socialista craxiano, candidato alle provinciali a sostegno di “Vaccarezza Presidente”.
La Coges occupa da sempre un ufficio dello stabile comunale del Kursaal senza versare affitto anche dopo aver sostanzialmente modificato attività e rapporti economici col Comune. Nessuno, comunque, ha avuto da ridire. Meglio cosi!?
Cooperativa alla quale è difficile non riconoscere crescita esponenziale e ambite conquiste con la gestione di due spiagge a Borghetto e Ceriale, parcheggi, pulizie in edifici e strutture pubbliche, acquisto di 55 posti auto nell’ambito di un’operazione edilizia a Finalborgo. Collaborazione con la benemerita Doria Nuoto di Loano.
Nella stessa cooperativa figurano soci-amministratori Giovanni Paolo Paganelli (pubblico dirigente) e la moglie (con funzione di impiegata Coges).
SOCIALITA’ DELLA GEOSERVIZI AL SANTA CORONA
La terza tappa alla “Cooperativa sociale GEOSERVIZI” : gestisce in sub appalto il bar-ristoro (con annessa vendita commerciale di prodotti vari e generi di monopolio), di un’azienda che può contare sulla grande vitalità e frequentazione della “cittadella ospedaliera” del Santa Corona. Insomma tanti posti di lavoro in “chiave sociale” ed il business non manca.
Amministratore unico è stato designato (da un gruppo di soci dei quali non si conoscono le generalità, almeno ufficialmente, in quanto lo prevede una norma generale “cosiddetta berlusconiana”) Remo Zaccaria, già vice sindaco di Loano, ora assessore (fallita una precedente candidatura a sindaco voluta da Francesco Cenere).
Zaccaria indicato tra i favoriti, ma poco probabile che finisca così, stando ad un sondaggio di IVG (giornale online aderente all’Unione Industriali della provincia di Savona ) a ricevere lo scettro di Vaccarezza alle comunali di maggio 2011. E manco a dirlo designato, per un breve periodo poi interrotto per "incompatibilità di legge", a vice presidente della Servizi Ambientali Spa, sempre
per volontà del "capo Vaccarezza", suscitando inizialmente una lettera di dimissioni (poi ritirate) dell'assessore Luca Lettieri (ex An).
Una curiosità meritevole di essere approfondita, nei prossimi articoli, è che tra i soci della GERSERVIZI, ripetiamo cooperativa sociale che si è data, tra l’altro, uno statuto per operare nell’edilizia e negli appalti pubblici, figurano direttamente o attraverso famigliari, persone e società legate alla poco edificante vicenda delle “case o ville agricole” della frazione Verzi di Loano, dei “Piani produttivi in costante evoluzione”. E’ in corso un’inchiesta giudiziaria pare senza fine e non pochi interrogativi. Perché non è stata subito interessata la Guardia di Finanza tenendo conto della massiccia presenza di società, con vendite e rivendite di terreni, passaggi di quote, di concessioni edilizie, walzer di professionisti. E sullo sfondo, con qualche eccezione, un’abile regia da "furbetti del quartiere". Una matassa di cui sarà interessante e utile conoscere “finale” e retroscena non certo sconosciuti alla formidabile “intelligence” massonica.
ENTRIAMO NELLA COOPERATIVA I.SO. SEDE A TOIRANO
Non abbiamo la pretesa di scrivere un’inchiesta giornalistica esauriente che una struttura editoriale potrebbe svolgere con maggiore efficacia di mezzi. Trucioli Savonesi è un blog di volontari, semplici cittadini, senza pretese e senza padroni. Non abbiamo neppure il problema di “raccogliere pubblicità a pagamento”. Non siamo onlus, con tutto il rispetto che merita la stragrande maggioranza dei promotori.
Ci muoviamo con i piccoli mezzi e le modeste capacità di chi ha vissuto per 44 anni la cronaca di questa provincia e di questa regione. Un osservatorio senza dubbio utile, ma non per questo esclusivo, perfetto, impeccabile e con i suoi limiti.
Premessa opportuna nel momento in cui ci accingiamo a scrivere anche di persone che si conoscono, chi più e chi meno, dai primi anni della “gavetta giornalistica”, corrispondente di zona.
Sorpresi, ad esempio, di aver trovato nella cooperativa sociale I.SO di Toirano, nel ruolo significativo di presidente del collegio sindacale, Ernesto Piccinini, 82 anni, con indiscusse benemerenze e capacità da presidente di lungo corso del “Doria Nuoto” di Loano.
Indimenticabile vice sindaco democristiano di Borghetto S. Spirito, all’epoca del sindaco Tito Reale e di un terzo impagabile galantuomo, con la G maiuscola, Guido Trucco.
Erano i primi anni ’70, nel “sacco edilizio di Borghetto” andava spesso in scena il far-west (sparatorie notturne e diurne), ma soprattutto la potentissima macchina di una speculazione edilizia (ignorata da Silvano Barone, Dc e soci, per anni sindaco, maestro di scuola elementare a Ceriale, tutt’ora vivente).
Un sistema di potere contrastato dal Pci (operai e pensionati) e dalla sinistra Dc (Trucco-Piccinini), che decise di mettere un “freno” e dire “basta”. Apriti o cielo! Come abbiamo già documentato su Trucioli Savonesi (vai in archivio, cliccando “mafia in Liguria”, con articoli da prima pagina del Secolo XIX da Borghetto) si arrivò alle intimidazioni di stampo mafioso. Bersagli di manacce di morte, neppure velate, il vice sindaco ed il capogruppo, oggi compianto dr. Trucco; un fratello medico e benemerito vive a Loano. Un mandato di consigliere comunale Dc.
Ernesto Piccinini (1973) vice sindaco di Borghetto
I TEMPI SI EVOLVONO ANCHE PER I PICCININI
I tempi si evolvono. Ernesto Piccinini, persona riflessiva, piuttosto schiva, senza la smania delle “passerelle per mettersi in mostra”, colpito da disgrazie famigliari, ha lasciato la politica attiva. Diciamo che ha passato il “testimone” al figlio Giacomo (Jmmy”) Piccinini, 52 anni, assicuratore ed amministratore condominiale tra i più quotati della città, consigliere comunale dal 1983 al ’93, assessore dal 1987 al 1993.
Tornato in giunta dopo il 2001 e tuttora componente del governo cittadino, sempre con ruoli di grande responsabilità. Basti pensare alla gestione delle Finanze, Bilancio (la cassaforte del Comune), Patrimonio, Arredo Urbano, Verde Pubblico, Servizi Cimiteriali.
Nell’ultimo governo Vaccarezza è assessore alla Polizia Muncipale (alla quale la Procura ha demandato il controllo dell’”affaire Verzi”) , Sicurezza del Cittadino, Viabilità, Commercio, Attività Produttive e Servizi Cimiteriali,
Ritroviamo Piccinini figlio nel ruolo, seppure secondario, della cooperativa I.So. come “sindaco supplente”. Il suo esordio inizia il 23 dicembre 1996, quello del padre (presidente del collegio sindacale) il 30 gennaio 1998.
COOPERATIVA CON PERSONAGGI DI ELEVATA CARATURA
In passato il destino professionale di cronista di giudiziaria aveva portato ad occuparci in modo approfondito, seguendo soprattutto un lungo filone di indagine che ebbe avvio con il ritorno a Savona e la nomina a procuratore capo della Repubblica di Renato Acquarone.
Un magistrato non sconosciuto. Si occupò, come giudice istruttore, di uno scandalo nazionale che fece clamore, denominato “I prefabbricati del terremoto del Friuli”. Furono arrestati sindaci di quella Regione, prefetti, alti funzionari dello Stato, coinvolgendo un potente sottosegretario al governo (Zamberletti). Tutto nacque da tangenti pagate da una ditta di prefabbricati di Savona, assistita da uno degli avvocati all’epoca più temuti e tenaci, Giovanni Nasuti. (classe 1914).
La struttura accusatoria, con condanne e qualche assoluzione, fu confermata fino in Cassazione.
Il dottor Acquarone, natali a Savona dove ha studiato e cresciuto, con diffusa stima a destra come a sinistra, aveva conosciuto e vissuto l’era delle “coop rosse”, in parte da “mani sulla città”, catena di consenso elettorale e posti di lavoro. E finanziamenti sospetti.
Diede avvio ad una serie di “devastanti” inchieste con arresti clamorosi nel mondo politico ed imprenditoriale. Non era “iscritto” ai “giudici d’assalto”, anzi un “maestro” per preparazione giuridica, moderazione.
Da Procuratore capo, a Savona, però, finì per ritrovarsi da una parte nel “palazzo dei velini” (scontri clamorosi con alcuni magistrati), dall’altra schiacciato dalle stesse maxi-inchieste che si conclusero con molte assoluzioni (basti pensare alla vicenda del Depuratore consortile, della speculazione immobiliare nell’Oltreletimbro, alla “gestione calore del Comune”, ai finanziatori dei Festival dell’Unità di Savona, alla sorte delle aree e fallimento ex Italsider, solo per citarne alcune).
Per Renato Acquarone, poi destinato a Roma a presiedere una sezione della Cassazione, ora in pensione, si trattò di un’esperienza umanamente terribile, da Caporetto, con gravi conseguenze pure sulla salute.
Sulla falsariga, ma in tutt’altro contesto, come personalità e fatti, la sorte toccata al predecessore, Michele Russo, già pretore capo a Sanremo, che quando si ritrovò ad indagare nei rapporti tra esponenti di primo piano della massoneria albenganese (di Palazzo Giustiniani), agenzie finanziarie (prestiti) di proprietà di noti professionisti tra cui primari e “maestri venerali”, “invalidità civili facili”, finì per scivolare sulla classica “buccia di banana”. Sotto processo a Milano, sbattuto in prima pagina per giorni. Condannato.
Michele Russo che si scontrò con l’allora potente gruppo anticrimine ligure del capitano, poi colonnello Michele Riccio (ma la sorte riservò anche a lui amarezze a non finire e persino il carcere). All’origine del dissidio a Savona, il sequestro di una nave con un carico d’armi (sullo sfondo servizi segreti come agenti provocatori); esplose una “guerra interna” tra il “capo” Russo e il suo sostituto procuratore Tiziana Parenti (Titti “la rossa”). Poi assurta, per alcuni anni, quasi a star televisiva (spesso ospite di Bruno Vespa) per i ruoli ricoperti da parlamentare e nell’antimafia, dopo aver lasciato la toga, incrementando la poderosa macchina “berlusconiana e socialista”. Ora fa l’avvocato, con studio anche a Savona, cosi riferirono le cronache locali.
Una lunga e forse noiosa premessa storica, per introdurci nella cooperativa sociale di Toirano di cui non abbiamo mai letto una riga sui mass media. Probabilmente causa la solita mancanza di spazio. Pur non conoscendo, per ora, i bilanci, i rispettivi compensi percepiti dagli amministratori e dai sindaci, si può senz’altro concludere che alcuni dei suoi maggiori rappresentanti hanno curriculum straordinari e non comuni talenti. Inevitabile qualche interrogativo.
Barbara Visentini
LA SEQUENZA STORICA DELLA COOPERATIVA
L’atto costitutivo risale al 23 dicembre 1996 davanti al notaio (figura storica loanese) Giacomo Burastero. Segue una modifica dell’atto costitutivo dal notaio Matteo Lavagna (altra figura insigne della città) il 7 maggio del 1999. Terza modifica il 10 dicembre 2004 davanti al notaio Luciano Basso di Albenga. Una quarta modifica avviene dal notaio Stefania La Faja di Savona il 10 gennaio 2007.
L’oggetto sociale iniziale: “La cooperativa, senza fini di lucro ed in ossequio ai principi della mutualità, ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana, l’integrazione sociale dei cittadini prevalentemente attraverso la gestione dei servizi educativi, rivolti in particolare ai giovani…In particolare attraverso la produzione e promozione di spettacoli teatrali dal vivo per bambini e ragazzi, insegnanti ed altre attività diversamente abili, rassegne, festival, tourné….avvalendosi di soggetti che hanno maturato decennale esperienza in campo teatrale, culturale, educativo, formativo e didattico. La cooperativa sociale è composta da tre unità locali (compagnie teatrali), ognuna con una propria specializzazione….1) I.so Theatre … 2). GI TRF (teatro senza fretta) 3). Zapping projet, strategia friendly , già operante dal 1995 (riconosciuto AT&H- teatro ed handicap). 4) Compagnia specializzato in teatro integrato, di integrazione sociale e di strada. 5) Teatrino dell’erba matta (Vezzi Portio), riconosciuta dall’Eti (ente teatrale italiano) operante dal 1988. 6) Teatro di Piccione (Genova), compagnia teatrale operante dal 1991…specializzata nel teatro dei ragazzi con particolare attenzione alla prima infanzia…danza, musica, prosa….La cooperativa può svolgere tutte le operazioni contrattuali di natura immobiliare, mobiliare e finanziaria per realizzare i fini sociali…dando continuità di occupazione lavorativa….operando nell’interesse dei soci e della comunità per la promozione umana e l’integrazione sociale…attraverso la gestione di servizi sociali…di formazione professionale….assumere interessenze e partecipazioni, sotto qualsiasi forma, in imprese che svolgono attività analoghe…sviluppare il movimento cooperativo, agevolare fideiussioni ed il credito, concedere avalli cambiari…la raccolta di prestiti limitata ai soci…tassativamente vietate operazioni di raccolta di risparmio…ripartizione di utili e ristorni ai soci cooperatori…la cooperativa può emettere titoli di debito….
L’attività inizia l’8 luglio 1997 nella sede legale: Organizzazione, progettazione e produzione di servizi alla persona, anche per la riabilitazione, promozione di attività di animazione.
I CINQUE AMMINISTRATORI ATTUALI
Luca Malvicini, 46 anni, originario di Alessandria, residente a Toirano, nominato (con un bis) presidente del consiglio di amministrazione il 16 giugno 2008 fino al 16 giugno 2011.
Da internet (vedi…) un curriculum da dieci e lode, una descrizione minuziosa, trasparente, che spazia in Liguria, in Piemonte ed oltre.
La sua prima comparsa a Loano, candidato alle comunali 2001 nella lista “L’ulivo per Loano” Lucia Fantuzzi sindaco. (vedi ) . Malvicini aveva 37 anni e risultava insegnante; dovette accontentarsi di 13 preferenze personali. Nel 1982 si era diplomato all’Istituto magistrale di Alessandria, poi iscritto alla Facoltà di psicologia di Padova, diplomato all’insegnamento dei portatori d’handicap. Seguono percorsi di formazione per psicomotricità, diplomato all’insegnamento di portatori di handicap presso l’istituto di sordomuti di Alessandria, consulente didattico e pedagogico.
Un balzo al 1997, col coordinamento artistico e di regia di “Un’estate dell’altro mondo” per l’associazione Friendly ed il Comune di Loano. Fondatore della Coop. Va.i.so. imprenditorialità sociale di Finale Ligure.
Ha curato 7 edizioni dal 1991 al 1997 di “Una vasca lunga un giorno” (Comune di
Loano). Ha coordinato per il gruppo R.C.S. Sport coordinamento artistico e regia di animazione dell’81° Giro d’Italia e l’89° Milano-Sanremo. Nel 1999 ha ricevuto incarichi dal Comune di Pietra Ligure, dall’Asl 2 di Savona. Nel 2000 ancora a Pietra per la 2° edizione “Bimbin gioco la città parla bambino”. Consulente psicopedagogico a Toirano per conto dell’Asl 2 e per il Circolo didattico di Loano.
Nel 2004, Malvicini viene eletto consigliere comunale di Toirano nello schieramento vincente (“Valori e Qualità, 814 voti) del sindaco Silvano Tabbò che ha tra i sostenitori più autorevoli l'ex presidente della Provincia, Marco Bertolotto. Tra gli eletti anche Antonella Tosi. Aveva perso la sfida il candidato sindaco, avvocato Ottaviano Durante (Lista per Toirano con 714 voti).
Nel 2005, Malvicini, diventa Assessore alle Politiche sociali cultura ed istruzione della Comunità Montana Pollupice. E ancora, direttore artistico di “Piazze d’Italia” per il ministero dell’Agricoltura. Nel 2007 e 2008 resta assessore della Comunità Montana. Nel 2009, Malvicini fa un figurone col successo della “ Notte Bianca a Pietra Ligure”.
Vice presidente della I.So, Anna Giulia Damonte, nata ad Arenano, 39 anni, con residenza a Vezzi Portio.
Nel ruolo di consiglieri figurano. Antonio Malatesta, nato a Savona, 55 anni, residente a Pietra Ligure.
Marino Lagorio, nato a Quiliano, 50 anni, residente a Tovo San Giacomo. Anche per lui internet documenta un buon curriculum vitae. In qualche "stralcio" è indicato “dr….”, regista di compagnia teatrale (vedi). Collabora con la Provincia di Savona, e diversi comuni della Valbormida, da Cairo a Carcare: risulta esperto di “finanza etica”.
Paolo Piano, 38 anni, di Genova dove risiede. Altro curriculum da fiore all’occhiello. Laureato in storia moderna, si occupa in particolare di “teatro per ragazzi”. E’ autore di un libro (ricerca universitaria) sulla storia “ La banda del 22 ottobre”, una delle primissime organizzazioni di lotta armata in Italia.
ALTRI SOCI CHE DIVENTANO A VOLTE “SINDACI” DEL COLLEGIO
Ivano Bresciano, 56 anni, è stato presidente del Consiglio di amministrazione dal 23 dicembre 1996 per tre anni. E’ a sua volta un personaggio noto, responsabile, ad esempio, del Consorzio Monviso solidale, area progetti e qualità.
Direttore del Centro riabilitativo, dal 1982 al 1997, La Marinella (Opera Diocesana di Fossano, con 40 posti letto riabilitativi, in convenzione con l’Usl e Regione Liguria. Si tratta di una struttura, tra Pietra e Borgio, dove mosse i primi passi di sindacalista Nino Miceli, oggi esponente di primo piano del Pd del ponente, consigliere comunale a Loano e al suo secondo mandato di consigliere regionale. Nel Burlando uno è stato presidente della Commissione Sanità.
Bresciano professore a contratto nella Facoltà di scienze per la formazione (2002). Pedagogista nel Comune di Chieri. Attività con Malvicini nel Comune di Casalecchio di Reno.
Caramella Gianfranco, 55 anni, vice presidente del Consiglio nello stesso periodo. Un ottimo bagaglio. In alcuni articoli è indicato insegnante ed animatore con Luca Malvicini, consulenti dell’Associazione Fa.di.vi di Genova. Laureato in filosofia, iscritto all’Ordine dei psicologici della Regione Liguria; iscritto nell’elenco delle persone idonee di direttore generale dell’Asl della Regione Piemonte.
Marco Braghero, 54 anni, nominato consigliere per tre anni il 23 dicembre 1996.
Barbara Visentini (vedi), 40 anni, tra i protagonisti di “Artisti di strada”.
Roberto Bottaro, 65 anni, risulta sia stato Presidente del collegio sindacale dal 23 dicembre 1996 al 10 febbario ’98, due anni anziché tre, e sostituito nell’importante incarico di controllore da Ernesto Piccinini senior, dal 30 gennaio 1998.
Bottaro è, tra l’altro, indicato come presidente dell’Associazione Fa.Di.Vi.
Manuela Gianni , 55 anni, sindaco effettivo dal 23 dicembre 1996 per tre anni.
Silvia Ferrari, 52 anni, sindaco effettivo dal 23 dicembre 1996 per tre anni.
Strapazzon Roberto, 60 anni, sindaco effettivo prima del 2001.
Tagliente Silvia, 57 anni, sindaco supplente prima del 2001.
Marco Squassina, 60 anni, presidente del collegio sindacale, dal 27 gennaio 2001, per tre anni.
Arianna Merlino, 47 anni, nominata per tre anni sindaco effettivo nel 2001.
Gabi Waltraud Kircheberg, 55 anni, sindaco supplente con nomina nel 2001.
Francesco Arcadi, 45 anni, sindaco supplente nel 2001.
ASSISTENZA DOMICILIARE, CENTRI RIABILITATIVI, PULIZIE
Tra le variazioni all’oggetto sociale più significative si possono citare: l’assistenza domiciliare, o in caso di degenza presso ospedali, case di cura e centri riabilitativi, tossicodipendenti, minori e famiglie in difficoltà, garantendo la sorveglianza e salvaguardia fisica e psichica, il recupero psichico di degenti ed ex degenti degli ospedali psichiatrici, educazione alimentare e sanitaria, prevenzione delle malattie, gestione di strutture pubbliche e private sanitarie, socio sanitarie, centri di cura preventiva, cliniche, palestre con finalità terapeutiche e riabilitative, stabilimenti balneari e piscine, case vacanze montane e marine, svolgimento delle attività connesse di pulizia e sanificazione.
Ed ancora: partecipazione ad aste e gare di appalto sia pubbliche che private, nonché licitazioni e trattative private, organizzazione e gestione di fiere, sagre, feste per partiti politici, per comuni, quartieri, comunità, centri sportivi sia pubblici che privati.
Tra i centri di attività aperti o chiusi figurano Pietra Ligure, Vezzi Portio, Genova, Boissano.
Pare di capire che l’attività complessiva della I.So. onlus, rispetto alle “coop rosse” di prima generazione (o se volete a quelle bianche e nel nostro comprensorio abbiamo avuto non poche sorprese sul fronte immobiliare e dintorni) abbia poco di ideologico e parecchio di concretezza operativa, di impegno culturale e sociale, partendo dai giovanissimi. Per il resto se le cose “vanno bene” ed avvengono alla luce del sole, è un bene per tutti.